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Nella seconda metà del Settecento, trasformando la figurazione iconica del sacro, recuperando il valore simbolico del pagano e avvalendosi del potere viatico delle architetture effimere, padre Rocco – l’epico e bizzarro missionario vissuto durante i regni di Carlo e Ferdinando IV di Borbone – riqualificò l’ubiquità popolare dell’aedicula votiva (dal latino “aedes”, cioè “casa/tempio” e simulacro della divinità) realizzando un inedito sistema di arredo urbano.
A Napoli, grazie a lui, la valenza evocativa popolare del tabernacolo sacro è stata recuperata con genialità con la volontà di organizzare una “nuova” rete infrastrutturale di illuminazione. E’ noto che la nascita di questo elemento architettonico è intimamente connessa con il culto dei santi che la cultura cristiana aveva incentivato specialmente a partire dal Seicento.
In una oscillante alternanza di “sacro” e “profano”, la dimensione commemorativa religiosa trovava il suo spazio “cerimoniale” tra le segrete alcove di vicoli e consumava il rapporto tra il popolo e il “suo” santo protettore negli sfumati confini tra privato e pubblico. Una devozione collettiva, dunque, di analoghe radici ellenistiche che ha caratterizzato i napoletani e creato un filtro terreno e permeabile delle “comunicazioni” tra l’umano e il divino.
NarteA vi propone ” Facimmoce ‘a croce: Napoli e i suoi ‘altarini’ ” per immergervi nella storia delle memorie di un popolo e della sua città, partendo proprio da queste “nicchietelle” napoletane che hanno ospitato e ospitano una serie di protagonisti – vecchi e nuovi – che la vox populi ha innalzato al soglio divino in veste di beati.
E’ accaduto a Pulcinella, a Maradona in occasione dello scudetto del Napoli, ad Alfredino (il bambino caduto nel pozzo): una richiesta di protezione divina, una manifestazione dell’affetto popolare, un appello alla preghiera ma anche un rendere noto, un “sentire collettivamente qualcosa” da tramandare.
FACIMMOCE ‘A CROCE: Napoli e i suoi altariniItinerario guidato teatralizzato attraverso le edicole votive napoletaneDomenica 11 Ottobre 2015 ore 11:00 – Piazza DanteContributo di partecipazione: € 10,00prenotazione obbligatoria al 339.7020849 o 334.6227785
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