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Nel centro storico della città di Napoli, nel quartiere Pendino a Forcella, sorge la Basilica settecentesca della Santissima Annunziata Maggiore.
L’imponente struttura, definita da molti un capolavoro di Vanvitelli, è posizionata tra Spaccanapoli e Corso Umberto I. Per visitare la chiesa bisogna quindi abbandonare i classici itinerari turistici ed addentrarsi in uno dei quartieri storici più popolari della città.
La prima chiesa fu realizzata nel XIII secolo dagli Angioini e nel cinquecento venne poi ricostruita ed ampliata grazie a Ferdinando Manlio. La struttura, dopo essere stata colpita da un incendio, fu affidata all’architetto Luigi Vanvitelli e al figlio Carlo che la ristrutturarono conferendole un aspetto tardo-barocco. L’interno della chiesa è molto ampio a croce latina con navata unica e presenta sei cappelle laterali. Queste ultime, ricordano la Cappella Palatina nella Reggia di Caserta, realizzata dallo stesso Vanvitelli. La facciata esterna è costituita da colonne classiche, mentre sulla sinistra della chiesa è posto il campanile cinquecentesco.
All’interno della struttura è presente una succorpo, ovvero piccola chiesa sotterranea indipendente dalla principale, che il maestro Vanvitelli realizzò per consentire le celebrazioni religiose anche durante i lavori di ricostruzione. Una cripta affascinante a pianta circolare con sei nicchie, nelle quali sono state collocate alcune delle statue scampate all’incendio. Donano una certa importanza artistica alla struttura, la maestosa cupola di Carlo Vanvitelli e la Cappella Carafa, che anche in seguito al disastroso incendio, ha conservato marmi e monumenti sepolcrali del XVI secolo. La chiesa nel 900, venne danneggiata durante la seconda guerra mondiale e fu necessario un restauro sia interno che esterno.
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