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Originariamente serviva da luogo di ricreazione dei frati e la sua costruzione è contemporanea a quella della chiesa. Al posto dei piani superiori del convento girava un ordine di loggiato e la parte abitata era costituita dal cosiddetto salone, oggi adibito a refettorio. Le pareti interne del porticato furono affrescate da Leonardo de Grazia da Pistoia e completate, nel 1606, da Giovanni Balducci; gli affreschi rappresentano scene della vita dei santi Elia ed Eliseo, scene di storia dell’Ordine carmelitano e scene di santi carmelitani. La volta ha pitture in stile pompeiano. Il pavimento è a quadroni di piperno e marmo bianco di Caserta. Nel mezzo dell’ala meridionale sorge la torretta con orologio a quadrante in maiolica arabescata di scuola napoletana del XVIII secolo; nell’ala di fronte si ammira invece una meridiana con una lapide al di sotto che ricorda la costruzione del secondo piano del convento. Al centro del giardino è collocata una fontana in marmo del XVI secolo con due ninfee giacenti ai lati.
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