PEREGRINOS

Complesso Museale dell'Augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini, Book your visit online www.museodeipellegrini, Via Giovanni Ninni, Napoli, NA, Italia
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€ 18 per person
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Prenotazione Obbligatoria
max 40 persone a gruppo
turni a riempimento

“Peregrinos” è un viaggio indietro nel tempo in pieno stile NarteA: arriveremo al 25 luglio 1578, quando il sarto Bernardo Giovino fondò a Napoli l’Arciconfraternita dei Pellegrini, dedicata ad ospitare e accogliere i viaggiatori che si recavano in luoghi sacri.

NarteA ripercorrerà le vicende che hanno portato all’inizio del XIX secolo fino all’edificazione di un vero e proprio ospedale.  La visita teatralizzata ci porta nella Napoli del XVI secolo, quando un uomo, in veste di pellegrino, arriva nella capitale del vice-regno spagnolo per mantenere fede ad un voto. Il viaggio lungo la strada diventa un vero e proprio viaggio interiore che si alterna ai racconti della tradizione, grazie alla figura di una popolana, anima pittoresca dell’antico mercato della Pignasecca.

Vi introdurremo nei negli ambienti ricchi di storia, arte e cultura del Complesso Museale dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, come la settecentesca Chiesa della Santissima Trinità con la suggestiva Terrasanta e la cinquecentesca chiesa di Santa Maria Mater Domini. 

Una visita nell’anima della Napoli caritatevole e ospitale, in quel sentimento vitale che ne fa una delle città più accoglienti al Mondo!

Complesso Monumentale dell'Arciconfraternita dei Pellegrini

Museo di Interesse Regionale, comprende una chiesa cinquecentesca, una chiesa del Settecento (Medrano e Carlo Vanvitelli) magnifica per la singolare pianta a due ottagoni collegati da rettangoli; la Terrasanta (opera dell’architetto Giovanni Antonio Medrano); gli ambienti destinati alla vita dell’Arciconfraternita (Salone del Mandato, Sale della Vestizione). Dappertutto pregevolissime opere d’arte pittoriche (dal XV al XIX secolo) (Bernardino Campi, Andrea Vaccaro, Francesco Fracanzano, Onofrio Palumbo e Didier Barra, Giacomo Farelli, Francesco De Mura, Giuseppe Bonito, Giacinto Diano), scultoree (in bronzo l’espressiva statua del fondatore Fabrizio Pignatelli inginocchiato, di Michelangelo Naccherino; in marmo una Madonna col Bambino di Francesco Laurana; in stucco lo scenografico gruppo della Trinità di Angelo Viva), lignee (statue policrome della Passione di ignoti autori napoletani del XV secolo; coro in radica di noce e cupola con motivi in oro zecchino disegnati dall’architetto Astarita), preziosi arredi e oggetti liturgici. Importantissimo archivio storico ricco di oltre 1245 volumi e registri e preziosissime pergamene in numero di 328. I confratelli indossano un saio di colore rosso (dal Cinquecento a tutt’oggi) simbolo della carità che ricorda il sangue di Cristo versato per la redenzione dell’umanità.

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