Spettri – racconti dal passato

San Lorenzo Maggiore, Piazza San Gaetano, Napoli, NA, Italia
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Un’antica tradizione vuole che i morti vaghino sulla terra dal 2 novembre e ci restino fino all’Epifania, per poi tornare nell’oltretomba. In questo tempo di contatto tra i due mondi, sarebbe possibile chiedere aiuto alle anime vaganti in cambio di preghiere in loro suffragio. Attraverso antri, grotte e pozzi, gli spiriti inquieti ripercorrono i luoghi vissuti durante la vita e ritrovano le esperienze legate al loro passato sulla terra.
Nella tradizione, insieme agli esseri trapassati di recente, ritornano anche personaggi illustri che hanno segnato la storia, svelando — a chi ha la fortuna di incontrarli —segreti celati dal tempo.

NarteA ricollegandosi a questa antica credenza, conduce il suo pubblico entro i confini della Napoli esoterica, proponendo una notte dei fantasmi partenopei. Il settecentesco pozzo di San Lorenzo Maggiore, con puntale in marmo e piperno, rappresenta un’ideale porta in contatto con l’aldilà. Ad accogliere il pubblico della visita teatralizzata, saranno gli spiriti di Matilde Serao, il cui pensiero aleggia ancora tra le strade di Napoli, e quello di Eusapia Palladino, la famosa medium operante tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Divenuta famosa nel mondo per le sue materializzazioni spiritiche, Eusapia ritorna nel testo di Quercia come autrice di un’evocazione sbagliata che favorisce un strano capovolgimento tra i due mondi.

Il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, con le sue grandiose proporzioni, frutto di una lunga stratificazione storica, affascinante esempio di architettura greco-romana, accoglie per una sera le storie di quegli spiriti che attraversano il dedalo dei vicoli partenopei e che il giorno dei morti ritornano attraverso il settecentesco pozzo. Sono anime legate ai luoghi simbolo della città antica da vicende in cui si confondono realtà e fantasia, verità e dicerie. Storie che nascono dal mistero e che nel mistero continuano a percorrere i secoli e la storia. Per una notte sola, questi illustri spiritelli napoletani, resi celebri dalle leggende tramandate sul loro conto, si fermeranno a parlare e racconteranno tutta la verità sulle loro vite tormentate e talvolta scabrose.

Complesso Monumentale di san Lorenzo Maggiore

Storia e archeologia, architettura, scultura e pittura hanno scritto capitoli di indiscussa importanza su S. Lorenzo Maggiore di Napoli. Sono capitoli the fanno amalgama con la storia più vera della Napoli antica. Ne sono il cuore, può dirsi, cosi come S. Lorenzo e in effetti, geogra­ficamente e topograficamente è il cuore della vecchia Napoli. Le radici più profonde dell’attuale complesso di S. Lorenzo si tro­vano nel sottosuolo della Neapolis greco-romana, su cui sorse, nel se­colo VI, la basilica paleocristiana di S. Lorenzo, presso la «Via Augu­stale », la dove, in epoca romana, erano dislocati i mercati generali. Donate ai Frati Minori dal Vescovo Giovanni di Aversa, nel 1234, la basilica paleocristiana di S. Lorenzo venne in seguito sostituita dal­l’attuale complesso monumentale, iniziato nel 1284 sotto il re Carlo I d’Angiò.

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